venerdì 29 giugno 2012

Liberati nelle acque del Parco due giovani esemplari di Caretta caretta


L’Ente Parco ha liberato nella mattinata di oggi, in accordo con il Centro di recupero del Sinis e la Clinica veterinaria “Duemari” di Oristano, due delle tartarughe marine recuperate all’interno dell’area protetta nell’ambito della “Rete regionale per la conservazione della fauna marina”, struttura della quale fanno parte i due parchi nazionali e tutte le altre aree marine protette della Sardegna e finanziata dall’Assessorato regionale alla difesa dell’ambiente: il primo dei due giovani esemplari di Caretta caretta, ribattezzato “Garibaldina”, era stato avvistato in difficoltà il 30 maggio 2011 presso il ponte di Caprera e presentava una frattura all’arto anteriore destro, mentre il secondo è la piccola tartaruga con problemi di galleggiamento tratta in salvo il 28 novembre 2011 presso gli Isolotti Stramanari e chiamata “Mariolina”.

La liberazione è avvenuta nel tratto di mare tra Punta Sardegna e Spargi, in una zona poco trafficata e in prossimità di una secca, dopo essere state trasportate nella giornata di ieri presso il Centro di primo soccorso del Parco a Stagnali.

La storia di Garibaldina. Alla piccola Caretta caretta è stato dato il nome “Garibaldina” dal personale del Parco, in onore dell’Eroe a cui proprio quella zona di Caprera era tanto cara. Recuperata infatti nelle acque del Parco in prossimità del ponte dell’isola, grazie all’attenzione e sensibilità di Mario Murri – un cittadino che dopo essersi accorto dell’animale in difficoltà ha provveduto a sollecitare il CFS di Caprera per un intervento di tutela dell’esemplare – il giovane animale, di piccole dimensioni (circa 25 cm. di carapace), presentava la rottura della pinna anteriore destra, lesione non grave che ha così permesso la totale guarigione nel corso del suo ricovero all’interno della clinica “Duemari” di Oristano, dov’è rimasta fino al totale recupero delle funzioni di mobilità.

Il recupero di Mariolina. Salvata anche in questo caso grazie alla segnalazione di un pescatore sportivo maddalenino, Franco Lai, il giovane esemplare era stato avvistato mentre nuotava a pelo d’acqua in apparente stato di difficoltà in prossimità degli Isolotti Stramanari, di fronte alla costa dell’isola di Santa Maria. La tartaruga marina, anch’essa di piccole dimensioni, era stata immediatamente assistita grazie all’intervento del personale dell’Ufficio ambiente dell’Ente Parco; dopo il suo ricovero presso la Clinica “Duemari”, le successive cure e la completa guarigione da una grave malattia di carattere respiratorio, l’animale è stato finalmente restituito alle acque dell’Arcipelago insieme a “Garibaldina”.


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